Villa S. Ignazio viene costruita nel 1929 come Casa di Esercizi Spirituali: è un luogo dove pregare, pensare e ritrovare il legame fra vita e fede secondo le modalità della spiritualità ignaziana. Negli anni ’60 diventa anche Opera di orientamento vocazionale per giovani e iniziano ad arrivare sempre più frequenti richieste di accoglienza da parte di persone con problemi abitativi.
Nel 1968 la grande svolta: sull’onda del Concilio Vaticano II e del rinnovamento della Compagnia di Gesù sotto la guida del padre Pedro Arrupe, inizia il dialogo con i movimenti operai e studenteschi e si aprono le porte a chi non ha casa, a chi vive in difficoltà e a gruppi in formazione e ricerca. Porte che non verranno più chiuse.
L’accoglienza delle persone in disagio conduce presto alla necessità di dotarsi di strumenti adatti, di curare la formazione e fomentare il pensiero critico sulle cause del disagio: di quel periodo è la nascita della prima Cooperativa, e poi di seguito delle altre associazioni su fronti diversi.
Quasi da subito si riscopre la sorgente di ispirazione collegata alla spiritualità ignaziana che lentamente diviene come l’orizzonte cui guardare, usufruendo delle tante sollecitazioni che provengono dal percorso innovativo della Compagnia di Gesù nel mondo. Padre Livio Passalacqua è l’artefice di questa trasformazione ed il punto di riferimento per tanti laici che si avvicinano attingendo formazione ma restituendo collaborazione e servizi di grande qualità e generosità.
Villa sant’Ignazio diviene un interlocutore autorevole per l’impegno sociale, culturale, formativo e spirituale in Trentino, ma anche un paradigma stimolante per la rete sociale dei gesuiti italiani.
Le attività attorno alla Casa crescono e si sviluppano, con il desiderio di rimanere legate all’esperienza originale, ma anche con quello di promuovere innovazione e creatività in svariate direzioni. Il rischio era la polverizzazione delle diverse esperienze sul campo: quelle che nel tempo si sono riconosciute nei principi ispiratori hanno trovato il modo di collegarsi e incentivare la ricchezza della diversità proprio attraverso la nascita della Fondazione che dalla fine degli anni ‘90 ha il compito di accompagnare, far crescere e orientare persone ed Enti nella comprensione e nella realizzazione della propria vocazione personale e di comunità.
Nel tempo la Fondazione ha lavorato attorno alla propria identità considerandosi, come diceva Sant’Ignazio a proposito degli Esercizi Spirituali, come “una via”, non l’unica o la migliore, a fianco e a supporto delle tante realtà presenti nel territorio trentino ed anche nella rete delle attività apostoliche della Compagnia di Gesù in Italia.