La nostra visione

Il passaggio dalla Casa di Esercizi a luogo di accoglienza e di riflessione ha preso il via in una particolare stagione della Chiesa e della Compagnia di Gesù, negli anni immediatamente successivi al Concilio Vaticano II° ed alla Congregazione Generale 32°, quando i Gesuiti del tempo, provenienti da tutto il mondo, avevano trovato il modo di coniugare la forte radice spirituale scaturita dagli Esercizi Spirituali di Sant’Ignazio, con le istanze di carità e giustizia che si sollevavano da ogni parte della Terra, in particolare dalle zone più povere.

Il binomio Fede – Giustizia aveva rianimato la Compagnia alimentando un grande fuoco apostolico che aveva rapidamente attraversato il mondo, a partire dalle periferie estreme: non si poteva annunciare il Vangelo di Gesù Cristo senza promuovere la giustizia fra gli uomini, e tutte le volte che si realizzava la giustizia si annunciava e si costruiva il Regno, talvolta anche senza saperlo.

Questa esperienza aveva permesso ai gesuiti di entrare in dialogo con le diverse fedi ed anche con i non credenti e i lontani. La spiritualità degli Esercizi generava e sosteneva una pedagogia che poteva essere esercitata e promossa negli ambiti più diversi, da quello giovanile a quello culturale, politico ed economico, ma in modo  dinamico e coraggioso specialmente nei luoghi di grande  povertà , fra gli uomini più abbandonati e lontani, sostenendoli, accompagnandoli e prendendo le loro difese.

L’esperienza trentina si è sviluppata in questo orizzonte e i gesuiti insieme ai laici lo hanno tradotto all’interno di Villa Sant’Ignazio che si è trasformata in un luogo di confronto, di stimolo, di approfondimento ma anche di servizio diretto alle persone più fragili del nostro territorio.

Oggi la Fondazione si propone di custodire quelle radici e di coniugarle nei cambiamenti della società e della Chiesa di oggi, servendo da incoraggiamento, talvolta da provocazione, anche per alimentare e favorire la ricerca di altre vie. Essere amici dei poveri sollecita il pensiero e l’impegno nel trovare nuove soluzioni a loro favore, ma anche implica una profonda trasformazione in chi li accoglie e li accompagna.

I gesuiti e i laici impegnati nella Fondazione, richiamandosi alla pratica dell’accompagnamento spirituale proposto negli Esercizi, non intendono dar vita a nuove realizzazioni ma, promuovendo  la riflessione ed il collegamento all’ ispirazione, accompagnare i diversi enti nel raggiungimento pieno e coraggioso dei loro obiettivi.

La Fondazione pertanto è una struttura “leggera”, che mette a disposizione degli Enti il suo patrimonio immobiliare per il raggiungimento dei fini apostolici che affida agli Enti stessi perché li realizzino in piena autonomia, secondo la propria missio , alimentando il loro agire ed in armonia con i principi ispiratori.