La festa di Sant’Ignazio del 31 luglio rappresenterà il nostro modo di iniziare l’anno ignaziano a Trento.
Leonard Cohen scrisse “C’è una crepa in ogni cosa ed è così che entra la luce”, parole che esprimono con poesia ed efficacia il senso dell’anniversario ignaziano. Il nostro fondatore trasforma una spietata ferita che ha interrotto i suoi sogni di gloria terrena in una opportunità che ha rivoluzionato la sua vita e quella di tanti che, attingendo dalla sua ispirazione, lo hanno imitato. Anche noi, come Fondazione, abbiamo iniziato da subito a metterci in ascolto delle tante ferite che hanno attraversato tutti i nostri enti nell’orizzonte della tempesta del Covid, che ha costretto tutta l’umanità a rannicchiarsi dentro la stessa barca; per sfruttare queste ferite perché ciascuno possa essere aiutato a scoprire quegli spiragli di luce che la crepa del Covid ha aperto.
Per questo abbiamo invitato due persone importanti a partecipare alla nostra festa: il padre Mauro Bossi che molti di noi già conoscono, ad aiutarci a riflettere su queste dinamiche. Alle sue riflessioni potremo reagire portando le nostre attuali esperienze, e poi don Lauro Tisi, arcivescovo di Trento, a presiedere l’Eucaristia che condivideremo.
LA FESTA – Seguirà una festa nella Valletta preparata col contributo di molti di noi da Trento e Bassano, vorremmo costruire un evento speciale perciò chiediamo di estendere l’invito a tutti coloro che riusciranno ad esserci:
Programma di sabato 31 luglio:
ore 17: intervento di p. Mauro Bossi
ore 18,45: Concelebrazione solenne presieduta dal Vescovo di Trento
ore 20: Cena ignaziana e festa in valletta (prenotarsi inviando mail a ospitalita@vsi.it)
6 Luglio 2021